L’otoplastica correttiva è uno degli interventi più praticati in chirurgia plastica e anche uno di quelli che ha vissuto il maggior numero di evoluzioni tecniche nel corso della sua storia.
Il motivo di questa popolarità va ricercato innanzitutto nell’affinarsi delle tecniche che vengono impiegate, poiché oggi è possibile effettuare una otoplastica nel massimo della sicurezza in circa 30-40 minuti effettuando una semplice anestesia locale.
Inoltre non vanno sottovalutati gli aspetti psicologici legati all’inestetismo che questo intervento va a risolvere: la malformazione che porta le orecchie a diventare “a sventola” si palesa fin dal quinto anno di età e per questo motivo durante la crescita, passando dall’adolescenza fino ad arrivare all’età adulta, il problema estetico si trasforma per alcuni pazienti in una vera e propria ossessione che determina il carattere minandolo di insicurezze e va in qualche caso a inficiare la serenità interiore dell’individuo.
Tecnicamente, l’intervento di otoplastica viene effettuato mediante una piccola incisione prodotta dietro l’orecchio, con cui eliminare una parte di pelle al fine di avvicinare le orecchie alla nuca.
Il risultato è personalizzabile e permanente, permettendo così all’operazione di potersi avvantaggiare di elementi di soddisfazione ben diffusi a tutti coloro che si sono avvicinati a questa tipologia di intervento.
Come già detto l’otoplastica non è un intervento doloroso: viene effettuato in regime di day hospital e con anestesia locale. Gli effetti dell’intervento sono godibili fin dal primo momento del post-operatorio e i tempi di recupero sono generalmente compresi in una settimana, all’interno della quale il paziente dovrà seguire le (poche) accortezze consigliate dal medico.
È possibile sottoporsi ad un intervento di otoplastica fin dal sesto anno di età , quando le cartilagini sono ormai formate e si è in tempo per evitare che il piccolo paziente si lasci influenzare nel carattere e nella personalità da questo piccolo ma fastidioso insestetismo.
Il Dottor Domenico Campa pratica l’otoplastica correttiva sia per la malformazione dell’antelice (le classiche orecchie “a sventola”) sia per ridurre lo sviluppo eccessivo della conca auricolare o l’asimmetria tra le due orecchie.
Pubblicato il 9 agosto 2020