Ci sono tantissime leggende metropolitane sulle protesi al seno. Con il tempo abbiamo cercato di smentirle quasi tutte: dalla possibilità ( fantasiosa) che possano scoppiare in aereo, al fatto (infondato) che non consentano l’allattamento. Adesso cerchiamo di scardinare un altro luogo comune, quello che vede le pazienti operate di mastoplastica additiva impossibilitate a fare sport per un periodo lungo.
Quali protesi scegliere se si pratica sport?
Le pazienti che praticano sport con frequenza e intensità dovrebbero optare per protesi che non siano molto grandi ed evitare la collocazione sottomuscolo, affinché, allenando la zona pettorale, le protesi non si muovano e non perdano la loro forma rotonda. In questi casi, è meglio scegliere la protesi sottoghiandolare, che inoltre ha il vantaggio di avere un processo di recupero più veloce.
In linea generale, se si effettua una mastoplastica additiva non bisogna attendere molto prima di tornare a fare attività fisica. La medicazione, tendenzialmente, si mantiene per circa cinque giorni, poi si può indossare un reggiseno sportivo. Dopo una settimana si riprendono le normali attività. Ma, chiaramente, bisogna considerare sempre il buon senso.
Nei 15 giorni successivi all’operazione, il riposo deve essere assoluto. In 2 o 3 giorni, la paziente può cominciare a fare la sua vita normale, ma bisogna astenersi dal fare movimenti ampi o forti con le braccia, dato che possono provocare un sanguinamento del muscolo pettorale o la rotazione dell’impianto.
Lo sport è sconsigliato quindi solo per il primo mese. Poi si può procedere gradualmente. Va chiaramente evidenziato come per i primi mesi siano da evitare gli sport che necessitano di imbracature rigide come giubbotti salvagenti, cinghie, TRX. Sconsigliati anche gli sport che possono procurare dei traumi al seno come il trio con l’arco (anche se, ad oggi, ci sono diverse protezioni a cui ci si può affidare). Si può andare in palestra, ma sempre con le dovute attenzioni. Scegliendo esercizi che non prevedano il sollevamento di pesi e che non comportino una contrazione del muscolo pettorale.
Bisogna proteggere le piccole cicatrici dai raggi solari e dagli indumenti che possano traumatizzarle. Evitare i reggiseni con il ferretto o i topless. Passato il periodo di convalescenza, le protesi faranno parte a tutti gli effetti del corpo e si potrà riprendere la propria vita di sempre.
Pubblicato il 23 agosto 2019